martedì 19 aprile 2011

Poca forza di reagire

Abbiamo vissuto negli ultimi 17 anni nell'era del premier nano. E così, a poco a poco, ci siamo assuefatti alla sua presenza e al suo modo di fare politica, che ancora pratica nonostante sia evidente a chiunque che non ha lo spessore morale per governare un paese, e non gliene potrebbe interessare di meno di far quadrare le cose che non rientrano nei suoi diretti interessi. A ogni sua nuova uscita si supera il limite segnato in precedenza, ma lui rimane lì imperterrito, circondato da una nutrita schiera di servi. L'opposizione di fatto non esiste, lo prova la sua totale inefficacia, ma c'è chi ha fatto dell'antiberlusconismo un business e sulle gesta del premier (siano esse processi o barzellette) ci mangia. Intanto un atteggiamento di attendismo e rassegnazione si è trasmesso nella vita reale: non abbiamo idea di dove partire per cambiare le cose. Ma le cose si cambiano giorno per giorno, in ogni gesto e in ogni scelta, non pensando che la strada più giusta sia quella più facile: quasi sempre è la più difficile e faticosa, ma questo non ci autorizza a rinunciare a seguirla.

venerdì 8 aprile 2011

Manifestazione 9 Aprile. Il nostro tempo è adesso

Domani non potrò essere presente in piazza, ma sostengo le manifestazioni contro il precariato lanciate con lo slogan "Il nostro tempo è adesso" e che si svolgeranno in molte piazze d'Italia. Certo una manifestazione non servirà a cambiare niente, sarebbe meglio incontrarsi, discutere, e lanciare delle richieste ben precise e circostanziate, e soprattutto che mirino a cambiare radicalmente le cose, perché il sistema economico in cui viviamo ha bisogno di cambiamenti radicali. Ma intanto è bene mobilitarsi, incontrarsi, anche perché intorno a disoccupati e precari c'è una grande solitudine, sia da parte della società che delle istituzioni. E poi non si sa mai...